IN TRINCEA

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di Roberto Costantini

Ti senti solo
anche se non lo sei,
ti senti perso
e non sai dove andare.
Tutti intorno a te
sono distratti
e presi dalle loro cose
e non ti vedono,
non sentono,
non ti percepiscono,
magari ti pensano
ma questo non ti arriva.
Ti senti solo
e te la devi cavare,
fare a meno di tutti,
perché sono deboli, distratti
e non riesci a fidarti.
Non ti puoi confidare,
ti devi trattenere
e non ti puoi appoggiare.
Allora ti rimbocchi
le maniche
e avanzi con il coltello
tra i denti.
Triste, arrabbiato, impaurito,
tu che non puoi cedere,
che non allunghi
una mano a nessuno.
Cavartela da solo,
solo questo sai fare,
nessuno in fondo
può capire
cosa significhi sforzarsi
di vivere, combattere
ogni giorno. Perché nessuno
è intorno a te e anche
se si avvicinasse:
lo lasceresti entrare?
ti apriresti alle sue braccia?
accoglieresti la sua accoglienza?
Ma tu scappi,
non puoi fare altro,
tutto è troppo
anche per te,
anche se tieni
il coltello tra i denti.
All’alba, nel cuore
della trincea che
ti sei scavato,
filtra un primo pallido
raggio di sole.
Deponi le armi
e dai spazio
alla nuda luce che nasce.

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